Il particolare significato della presenza dell’AIDO, rappresentata dalla presidente nazionale, dott.ssa Flavia Petrin (prima a sinistra nella foto), alla tavola rotonda con cui si è conclusa la cerimonia di celebrazione dei venti anni della Carta di Oviedo è stato ben illustrato attraverso una breve ma significativa riflessione sul valore del dono, così come proposto da AIDO: libero, gratuito ed anonimo.
Svoltosi nella Sala della Regina della Camera dei Deputati, il convegno organizzato dall’Unità di Bioetica dell’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con il Centro Nazionale Trapianti e con il Centro Nazionale Sangue con il patrocinio del Ministero della Salute, ha approfondito i temi sui “diritti dell’uomo e la biomedicina” ed in particolare sull’articolo 21 che riguarda il divieto di profitto e la cultura del dono. Per l’AIDO, insieme con la presidente Petrin, relatrice alla tavola rotonda, erano presenti, in rappresentanza della Giunta di Presidenza, Leonio Callioni, Maurizio Ulacco, Giuseppe Granata e Gianfranco Vergnano.
Dopo la colta introduzione dell’on. Paola Binetti sul valore indisponibile del corpo umano e della volontà umana, tema molto presente nel dibattito parlamentare, ha parlato la dott.ssa Mara Rita Tamburrini, direttore Ufficio VIII Sangue e Trapianti del Ministero della Salute. La dott.ssa Tamburrini ha sottolineato il tema della gratuità ricordando che il sangue e gli organi non possono essere fonte di profitto. Molto seguiti e illuminanti gli interventi del dott. Carlo Petrini, bioeticista, del dott. Giancarlo Maria Liumbruno, direttore del Centro Nazionale Sangue, e del dott. Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro Nazionale Trapianti, che ha illustrato una situazione della donazione e del trapianto di organi, tessuti e cellule, che ci permette di essere ottimisti. Il 2016 e il 2017 hanno dato risultati importanti e questo ci sprona a fare ancora di più.
Dopo alcuni altri autorevoli interventi, fra i quali ricordiamo la prof.ssa Maria Teresa Russo, docente all’Università degli Studi di Roma Tre, il prof. Alberto Gambino, pro rettore dell’Università Europea di Roma e presidente di Scienza e Vita e il prof. Lorenzo D’Avack, presidente vicario del Comitato Nazionale per la Bioetica, la parola è passata, per la chiusura, a mons. Renzo Pegoraro, cancelliere della Pontificia Accademia per la Vita, che ha portato la riflessione sui temi dell’etica, della morale e dell’impegno civile.
Da questi e da molti altri concetti è partita per la sua analisi la presidente nazionale dell’AIDO Flavia Petrin, la quale ha illustrato l’importanza dell’Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule nella diffusione di una corretta cultura del dono. Secondo Flavia Petrin – intervenuta nella tavola rotonda insieme con AVIS e ANED - il momento positivo che stiamo vivendo incoraggia ad avere fiducia nella forza della solidarietà in Italia. Non nascondendosi che comunque la sofferenza è ancora molta e ampiamente diffusa su tutto il territorio nazionale, con oltre 9 mila persone in lista d’attesa, delle quali troppe (oltre 400) non arrivano in tempo al trapianto, Petrin ha illustrato l’importanza della collaborazione fra le migliori espressioni dell’associazionismo del settore (come appunto AIDO, AVIS e ANED).