E' un giorno storico per la chirurgia e le nefrologia italiano. Un paziente affetto da Sindrome di Prune-Bellyè stato sottoposto ad un trapianto di reni senza anestesia totale. Un'eventualità che in pochi avrebbero potuto pronosticare fino a qualche tempo, consideratezza la delicatezza dell'intervento previsto. E nel caso specifico, a dire il vero, addormentare interamente il paziente non sarebbe stato possibile. Il quadro descritto dalla mattia risulta particolarmente debilitante, al punto che persino una semplice anestesia può portare a gravi complicazioni. Assenza dei muscoli addominali, anomalie delle vie urinarie, ipotonia vescicale, ipertensione e insufficienza renale: sono sono alcune delle manifestazioni che la patologia in oggetto può portarsi dietro.
Trapianto di rene senza anestesia
Il paziente interessato era un quarantenne che, considerato il quadro generale, non poteva essere sottoposto ad anestesia generale.
Si è scelto, dunque, la via dell'anestesia combinata peridurale e spinale per un intervento di cinque ore condotto dall'equipe del professor Pier Paolo Donadio. L'operazione è perfettamente riuscita e l'uomo risulta sotto controllo medico presso il reparto di Nefrologia dell'Ospedale Molinette di Torino. Sono quasi 250 le persone con rare patologie nefrologiche sottoposte a trapianto nel nosocomio piemontese che si conferma polo d'eccellenza per interventi di grande delicatezza e preparazione chirurgica.
Cosa è la Sindrome Prune-Belly ?
La sindrome Prune Belly è una patologia che riguarda il tratto urinario e che non deve essere sottovalutata. La casistica, infatti, informa del fatto che può avere persino conseguenze letali. La traduzione letterale [VIDEO], dall'inglese, è sindrome dell'addome a prugna, per via delle pieghe presenti sulla pelle dei pazienti (spesso, ma non sempre) Si tratta di una patologia molto rara ed è caratterizzata dall'essere determinata da uno sviluppo non comune e anomalo dei muscoli addominali inferiori.
Unitamente a ciò la contraddistinguono delle malformazione dell'apparato urogenitale. Ricorre principalmente negli uomini, dato che si stima che il 97% dei casi conclamati è di sesso maschile. Risulta abbastanza rara, poiché se ne censisce un caso ogni 40.000 nascite.. La sua origine e causa risulta ancora ignota, ma attorno ad essa esistono varie teorie. Le più recenti raccontano che si tratterebbe di una malformazione che si genera nel feto, tra la sesta e la decima settimana di gravidanza. La diagnosi, non caso, può essere effettuata attraverso le ecografie pre-natali.