È salvo grazie alla generosità del padre che gli ha donato l’organo e allo straordinario intervento che ha coinvolto 5 equipe e 64 professionisti del Policlinico di Bari un ragazzo diversamente abile di 20 anni. Il giovane con un’insufficienza renale, affetto da un deficit cognitivo grave associato a sordità e cecità e con una fortissima fobia degli aghi, è stato sottoposto a un delicatissimo trapianto di rene da vivente. Si tratta di uno dei primi casi in Italia di trapianto su una persona con grave disabilità.