I medici del Boston Children's Hospital hanno sviluppato un nuovo tipo di trapianto che offre ai bambini con il cuore danneggiato la possibilità di condurre una vita normale e sana. Si tratta di un trapianto che non comporta l'inserimento di un organo nuovo nel corpo del bambino, ma l'ingresso nel muscolo cardiaco di mitocondri provenienti dalle sue cellule muscolari.
Secondo un rapporto condotto dal «New York Times», questa procedura sperimentale produce risultati notevoli.
I mitocondri sono organi presenti in ogni cellula del nostro corpo e sono minuscole strutture specializzate nella fornitura di energia, delle vere e proprie centrali energetiche che permettono alla cellula di svolgere il suo ruolo. Se, a causa di un perdita di apporto di sangue ricco di ossigeno, il mitocondrio muore, il resto della cellula può seguirlo. Purtroppo, se questo danno al mitocondrio accade nelle cellule cardiache, anche se esse sopravvivono possono diventare deboli impedendo al cuore di battere come dovrebbe.
In totale, i medici hanno testato la loro tecnica di trapianto mitocondriale in 11 neonati, e otto di questi bambini stanno reagendo davvero bene, secondo il rapporto del NYT. C'è da ricorcare che per i bambini con la stessa condizione che non ricevono tale trapianto, il tasso di mortalità è del 65%. Del 35% che sopravvive, nessuno recupera la funzione cardiaca e un terzo finisce nelle liste di attesa per il trapianto. Quindi la procedura, se risultasse efficace, contribuirebbe a migliorare la vita di bambini che hanno poche altre opzioni.
Per ovviare alla difficoltà di trovare abbastanza pazienti pediatrici per una tale sperimentazione clinica, i ricercatori hanno in programma di condurla su pazienti adulti, probabilmente già nel 2019. Quindi non ci vorrà molto tempo per iniziare ad avere risultati più concreti e sapere con certezza se i trapianti mitocondriali sono un'opzione di trattamento efficace per i cuori malati.