Daniele Pezzati con i colleghi al lavoro
PISA — Il medico chirurgo Daniele Pezzati, fiorentino classe 1981 specializzato nei trapianti di fegato e nel 2016 premiato dalla Società Italiana Trapianti di Organo, in forze all'Aoup all'ospedale di Cisanello, ha chiuso ieri l'anno con un record - 161 trapianti - e con una polemica.
Lo sfogo affidato ai social network.
"Stanotte - ha scritto ieri Pezzati - a lavoro abbiamo eseguito il trapianto di fegato numero 160 dall’inizio dell’anno. Si tratta di un record per il centro di Pisa e l’ennesimo primato italiano.
Purtroppo non c’è stato tempo di festeggiare se non con un rapido caffè perché siamo ripartiti subito per prelevare un altro fegato per il trapianto 161...
Tutto ciò in barba a chi ci ha denigrato sui giornali ed ai piani alti della politica che cercano disperatamente una scusa per depotenziarci ed aprire un (inutile) ulteriore centro a Firenze. Tutta gente che, mentre facevo oltre cento notti di lavoro nel 2018, 700 ore di lavoro notturno, migliaia di km in auto aereo ed elicottero per andare a prelevare organi, dormiva comodamente nel proprio letto salvo poi riempirsi la bocca con i risultati miei e dei miei colleghi.
A volte vorrei dire a questa gente di venire a farseli i trapianti così io potrò passare le domeniche, Ferragosto, Natale, capodanno con i miei figli e fare il “posto fisso“ alla Checco Zalone con 6.20 ore al giorno e stop.
Ieri sera mio figlio Federico era triste perché non giocavo con lui e me ne andavo a lavoro. Io più triste di lui gli ho risposto che dovevo aiutare un tato che stava male. Non sa cosa vuol dire ma dice con fierezza che il suo babbo fa i trapianti e lo vuole fare pure lui.
Sono fiero di ciò che faccio ma stanco di vedere la sanità gestita da politici incompetenti che mi spremono come un limone non riconoscendo il sacrificio che costa fare ciò che faccio.
Posso solo ringraziare mia moglie e i miei figli per sopportare un marito/padre assente perenne per una insana passione.
Faccio a tutti gli auguri di buon anno perché stasera sarò troppo impegnato per farli: stranamente devo andare al lavoro".
Da "QUInews Pisa.it"
mercoledì 02 gennaio 201